Yves Klein nasceva oggi 28 Aprile (1928) a Nizza.
Noto anche per le sue abilità nella fotografia, durante la seconda metà del 1900 si cimentò nella creazione dei celebri dipinti monocromi e in manifestazioni di arte performativa e metafisica (Vuoto). Viene considerato da alcuni anche precursore della body art grazie ai suoi “nudi in movimento”.
Compose la sua prima Symphonie monton nel 1947 e molte delle sue prime opere furono monocrome, in diversi colori. Il suo volere era quello di utilizzare pigmenti puri per far sì che il colore non perdesse luminosità. Non solo una questione estetica ma anche concettuale: l’intima corrispondenza con la misura umana.
Nel 1956, dopo aver cominciato a sperimentare principalmente su una sola nuance (il blu) ottenne quello che fu battezzato come International Klein Blue, un blu oltremare saturo e luminoso, “la più grande e perfetta espressione del blu”.
Il blu è da sempre il colore che, più di altri, nella storia dell’umanità, ha affascinato per la sua capacità di “elevare” e portare altrove.
In questo articolo di Spazio Art qualche altro anedotto interessante.
Nel lavoro di Klein, il colore ha assunto una dimensione spirituale e metafisica.
Quest’opera interattiva della durata di dieci minuti , parte della mostra “Yves Klein, infinite blue” (Mar 2022 – Jan 2023, Carrières de Lumières, Les Baux-de-Provence, France),
permette ai visitatori di immergersi nelle opere dell’artista. Non solo il suo Klein Blu ma anche Antropometrie, Cosmogonie e Rilievi Planetari.